Nata all’ombra di un vulcano attivo, quell’inquietante “sterminator Vesevo” cantato da Leopardi, porto nel corpo e nella mente l’agitazione dei terremoti e il fuoco delle eruzioni.
Amo il genius loci, il talento nell’arte ed il vino buono, inseguendo come un capriccio, nei paesaggi che resistono alla omologazione, il fil rouge che lega tanta bellezza.
Nella vita preferisco chi rischia, chi osa, chi scende in profondità, chi coraggiosamente ogni volta ricomincia per cambiare il già visto senza perdersi. Prediligo chi è irrequieto ma anche chi ha radici, abbandonandosi alla voce del luogo e al mistero dell’ispirazione.
Quando è nata questa avventura, ho dovuto pensare ad un nome. Ne volevo uno che non avesse fretta e che fosse un po’ musicale, evocando già col suono le note di colore che avrei raccontato.
La lumaca è un grande maestro zen, che con lentezza va lontano. Nella lentezza c’è il gusto di assaporare la vita, di notare i dettagli, di emozionarsi.
Così è nato l’escargot, il blog che rallenta sull’arte.