
È stato inaugurato a Castellammare di Stabia il nuovo Museo Archeologico di Stabia intitolato a Libero D’Orsi (1888-1977) il noto archeologo impegnato negli anni Cinquanta in un’importante campagna di scavi archeologici dell’antica città romana di Stabiae, che ne svelò le Ville.
Il nuovo museo sorge negli spazi della Reggia di Quisisana ed accoglie opere e reperti provenienti dal territorio stabiano: affreschi, pavimenti in opus sectile, stucchi, sculture, oggetti in terracotta, vasellame da mensa, manufatti in bronzo e in ferro, precedentemente esposti nell’Antiquarium stabiano, allestito a Castellammare di Stabia da Libero d’Orsi e chiuso al pubblico dal 1997.
Il nuovo Museo Archeologico di Castellammare di Stabia è un progetto antico, frutto di decenni di studio diventato finalmente realtà, anche grazie all’accordo di valorizzazione della Reggia di Quisisana, firmato lo scorso anno tra il Comune di Castellamare e il Parco Archeologico di Pompei.

Il percorso espositivo del Museo si snoda lungo 15 sale espositive, con reperti che raccontano la storia del territorio attraverso 11 sezioni tematiche: Gli scavi borbonici e gli scavi di Libero D’Orsi; Dall’età arcaica all’Ellenismo; Villa San Marco; Villa San Marco/Villa del Pastore; Il secondo complesso; Villa Arianna; Villa del Petraro; Alimentazione; Villa di Carmiano – il Triclinio; Carro di Villa Arianna; Attività produttive.

Molto suggestivo il percorso dedicato alle Ville. Inizia con Villa San Marco, tra le più grandi di Stabia, prosegue con Villa del Petraro e i celebri stucchi. Continua con Villa di Carmiano da cui proviene il famoso triclinio (sala da banchetto), le cui pareti affrescate a tema dionisiaco sono riproposte al centro del percorso.
Dulcis in fundo, Villa Arianna, che offre l’occasione per approfondire la conoscenza degli attrezzi ritrovati nelle ville, insieme ad anfore e larari provenienti da ambienti rustici.
