
In pieno clima pandemico, mentre tutto sta per chiudere, apre a Roma presso il Palazzo delle Esposizioni la Quadriennale 2020.
Il titolo Fuori ha in questo momento un forte potere evocativo, essendo tutti smaniosi di andare fuori e tornare alla vita: fuori nel mondo degli spazi condivisi e fuori da tutte queste regole che ci vengono imposte da troppo tempo. Ma, soprattutto, fuori dai giri, coinvolgendo anche artisti poco conosciuti e tutti da scoprire.
La mostra è gratis, grazie al contributo di Gucci, ed è aperta a tutti in sicurezza, con la prenotazione obbligatoria online sul sito di Fondazione La Quadriennale di Roma e Azienda Speciale Palaexpo (promotori e organizzatori della mostra).
È un’esposizione interessante e piena, venuta fuori dopo un lavoro lungo e faticoso.

I curatori hanno raccontato sessant’anni di arte studiando le relazioni che intercorrono tra le arti visive, la danza, la musica, il teatro, la cinematografia, la moda, l’architettura e il design. Sono presenti 43 artisti, che dialogano su argomenti diversissimi: dalla sessualità al razzismo, dal femminismo all’omosessualità in uno scenario esterno spettrale e mai immaginato prima.
L’architetto che ha allestito ben 4000 mq di esposizione è Alessandro Bava.
Il direttore artistico è Sarah Cosulich, che con Stefano Collicelli Cagol ha curato la mostra.
Il catalogo della mostra è edito da Treccani.
