
L’evoluzione verso i media immersivi – realtà virtuale e aumentata – sta accelerando la Digital Transformation dell’arte e dei musei, abilitando modalità di fruizione innovative e molto amate. Le nuove mostre sono sempre più in rete, ad altissima definizione e con effetti strabilianti.
È appena nato in Francia il Grand Palais Immersif, un progetto importante che si occuperà di realizzare mostre digitali ed immersive, nate dalla collaborazione di musei, produttori audiovisivi e multimediali, start-up specializzate nel digitale.
Sua sarà pure la promozione dei progetti, tanto in Francia che all’estero, che saranno proposti e resi visibili all’interno degli spazi del Grand Palais, messo a nuovo per l’occasione.
Grand Palais Immersif, una filiale della società francese di diritto pubblico Réunion des Musées Nationaux – Grand Palais (Rmn-GP), principale operatore culturale europeo che gestisce 34 musei nazionali (tra cui il Louvre, il Musée d’Orsay, il Musée Rodin) è frutto di un impegno congiunto tra RMN – Grand Palais, la Banque des Territoires e la società privata VINCI Immobilier, uno dei principali gruppi di promozione immobiliare del paese.
“Le tecnologie immersive saranno una delle prossime rivoluzioni, e sono un ambito in cui i giganti del digitale americano e cinese investono già in modo massiccio”. Questo è il brillante pensiero che sta dietro al progetto, come ha ricordato Maud Franca, direttrice aggiunta per il digitale di Banque des Territoires (una direzione della Cassa depositi francese), tra gli attori dell’importante accordo.