
Rieccoli i musei, a porte aperte ad aspettarci.
Finalmente.
Si sono adoperati in mille modi in questi mesi di chiusura forzata per continuare a stupirci e appassionarci, richiamando la nostra scolorita attenzione sulle loro bellezze. E le sperimentazioni sembrano continuare perché dalla pandemia si deve uscire migliorati.
Fa notizia la nuovissima iniziativa proposta dalla Pinacoteca di Brera, diretta da James Bradburne, che dispone la BreraCARD, una tessera nominale virtuale che dà diritto a tornare in Pinacoteca un numero illimitato di volte per tre mesi (sempre con prenotazione obbligatoria) e ad accedere per un anno a BreraPLUS+, la piattaforma online che arricchisce l’esperienza del museo con contenuti multimediali, documentari, programmi speciali, concerti, première e molto altro.
In effetti la BreraCARD non è un biglietto, ma una tessera che, allo stesso prezzo del ticket di ingresso (15 euro), permette ai visitatori di diventare soci e sostenitori del museo.
Un esperimento interessante per promuovere il museo e tentare di fidelizzare un pubblico vitale e cittadino, che ama la città e le sue offerte artistiche.
BreraCARD prevede anche una diversa modalità di acquisto rispetto agli usuali biglietti di ingresso, potendo essere acquisita online su brerabooking.org.
Per accogliere in sicurezza i visitatori, il Museo ha previsto una regolare sanificazione delle sale, un ingresso contingentato e la rilevazione della temperatura corporea per tutti, presentando per assicurare il distanziamento un unico percorso a senso unico.
Nell’occasione riprenderanno l’attività il Caffè Fernanda, Bottega Brera, e il bookshop, che dovrà essere nei prossimi mesi completamente rinnovato.