Il progetto è molto interessante e si chiama Art Emotions Map. Nato da una ricerca dell’Università di Berkley, in California, appena messo online da Google Arts & Culture, permette di navigare attraverso una selezione di 1500 opere d’arte (di svariati ambiti ed epoche) seguendo criteri “emozionali”.
La pagina web presenta tante mini immagini, che aspettano di essere aperte, raggruppate per colori e parole. Facendo riferimento alle loro componenti emozionali, questi grappoli di palline in movimento sono affiancati secondo una studiata corrispondenza cromatica.
La scelta delle opere deriva da un attento studio su un campione di 1300 persone, cui è stato chiesto di associare ad ogni opera una serie di parole chiave destinate a suscitare le relative emozioni e sensazioni. La complessa sinestesia che alcune opere riescono a suscitare ha determinato la ripartizione per valori percentuali, visualizzati attraverso diagrammi a torta.
https://artsexperiments.withgoogle.com/art-emotions-map/
Lo studio è portato avanti da Alan Cowen e Dacher Kelter.
Il primo è un giovane scienziato delle emozioni, impegnato a studiare le diverse modalità in cui i comportamenti emotivi possono essere evocati, concettualizzati, previsti, annotati e tradotti, come influenzano il corso dell’interazione sociale e la costruzione di relazioni e come danno significato alla nostra quotidianità. Investiga le rappresentazioni cerebrali delle emozioni anche attraverso l’uso di risonanza magnetica ed elettrofisiologia intracranica, mostrando attenzione verso la scultura antica per misurare le differenti possibili espressioni facciali.
Il secondo, più noto, è docente di Psicologia a Berkley, da tempo coinvolto in progetti sperimentali in ambito psicologico e neuro-scientifico. C’è lui, per esempio, dietro al cartoon Inside Out, il film cult della Disney del 2015 sulle emozioni di una ragazzina di undici anni che affronta un trasferimento con la famiglia dal Minnesota a San Francisco.
https://www.youtube.com/watch?v=B-1xzudnueQ
È sempre più evidente che le emozioni organizzino il pensiero razionale, guidandolo nella percezione delle cose e che l’arte sia uno strumento di conoscenza insostituibile, in grado di muovere le emozioni umane e di condizionare le modalità di guardare la vita e il mondo.
“Ho avuto la fortuna di essere cresciuto da genitori che mi portavano nei musei da piccolo e mi chiedevano come i diversi dipinti mi facessero sentire, cosa mi insegnassero sulla vita e sulla condizione umana.”
Dacher Kelter