
Lungo la costiera amalfitana inoltrandosi verso la montagna, dentro un silenzio incontaminato tra il giallo dei limoni e l’odore di salsedine, sorge Pontone non lontano da Scala, il comune di cui fa parte.
Chiamata anche “Scalella”, nel passato questa piccola località costituiva una tappa importante per gli abitanti della Costiera Amalfitana, collegando Scala ai vicini paesi di Amalfi e Atrani situati lungo la costa.
Il borgo rivestì una certa importanza come cittadella fortificata a controllo delle valli sottostanti, lungo tutto il corso del Medioevo, distinguendosi come luogo di soggiorno ideale per clero e nobiltà del Ducato di Amalfi. Alcune interessanti e storiche residenze aristocratiche ed ecclesiastiche sono tuttora abitate, come Palazzo Verone, Palazzo d’Afflitto, Palazzo Spina-Campanile e Palazzo Vescovile, vecchia residenza invernale dei vescovi della diocesi di Scala.

Sul monte Aureo sorge la Torre dello Ziro (XII-XV secolo), nata come torre difensiva e poi usata come carcere. È uno dei più caratteristici monumenti del paesaggio della Costiera ed è famosa per essere stata il luogo di prigionia in cui morì Giovanna d’Aragona.

Un territorio che sembra fuori dal tempo tanto da essere scelto, nel 2014, come ambientazione del primo volume della serie Demons Dwell, The Tower: un racconto spaventoso immerso nel paradiso terrestre, dove il male è nascosto dal sole splendente del Mediterraneo mentre le vecchie superstizioni aggrovigliano i pensieri.
Con la sua posizione estrema e mozzafiato, Pontone invita a romantiche e avventurose passeggiate attraverso scalinate, gradoni e tratti in pianura che portano verso il cielo a guardare il mare dall’alto; non troppo lontano da meraviglie conosciute in tutto il mondo come Ravello, Positano, Maiori, Furore, Atrani e la più famosa Amalfi, dove suggerisco di rimanere in contemplazione per qualche minuto davanti al Duomo, al suo campanile romanico dagli elementi decorativi arabeggianti, al chiostro del paradiso e, naturalmente, alla porta bronzea, realizzata a Costantinopoli e gemella di quella di Atrani.

Andateci e una volta giunti, fatevi coccolare dalla ospitalità appassionata di Antonella ed Antonio per trascorrere almeno una notte presso il Poggio Angelarosa.
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Il luogo è superbo e tra una visita alle rovine storiche e una passeggiata nell’immenso giardino di frutta e limoni, ritornerete in contatto con la vostra parte più intima nel suono delle campane di Amalfi.

La costiera amalfitana è un Paradiso, fatto di scale che risuonano come tasti di un vecchio pianoforte.
Corrado Alvaro