
Dopo Santa Sofia, tornata moschea lo scorso 24 luglio, è la volta di un’altra chiesa celebre.
Anche San Salvatore in Chora, chiamata in Turchia Kariye Camii, nata come chiesa bizantina, trasformata nel 1511 in moschea dopo la conquista di Costantinopoli e diventata museo nel 1945, è appena stata convertita in moschea.
Con una disposizione del capo dello Stato Erdogan, un secondo affronto è stato perpetrato all’eredità storica e culturale della Turchia e a quel che resta dello Stato laico fondato da Mustafa Kemal Ataturk poco meno di 100 anni fa.

La chiesa è amata e conosciuta nel mondo per gli affreschi e i meravigliosi mosaici risalenti al tredicesimo secolo, testimonianze tra le più preziose dell’arte bizantina.
Resta incerta la loro sorte, per l’incompatibilità con l’Islam.