
Castel di Sangro (AQ) è il più importante centro commerciale e di servizi della vasta area dell’Alto Sangro in Abruzzo, posto a 793 m di altitudine e molto frequentato d’inverno perché vicinissimo agli impianti sciistici di Roccaraso, Pescocostanzo e Rivisondoli.

D’estate è una delizia per la frescura dell’aria, la bella pineta, le passeggiate lungo il fiume, i percorsi in mountain bike lungo i “tratturi” della transumanza (le strade che i pastori, con le loro greggi, percorrevano d’estate lasciando le terre più miti dove avevano svernato per tornare sui loro monti), la straordinaria pista ciclabile e l’attenzione riservata al benessere e allo sport.
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Dispone, infatti, di un Centro Federale di Tennis e di un’impiantistica di calcio di alto livello. Dal 24 agosto, la città ospiterà il ritiro del Napoli, finalizzato alla preparazione del campionato 2020/21.
È anche sede di una rinomata scuola di cucina, l’Accademia di Niko Romito, che accoglie e forma all’interno del complesso Casadonna | Reale, 3 stelle Michelin, giovani appassionati di ristorazione.

È un posto che conosco bene e che quest’estate ho trovato stracolmo, complice la paura del Covid che ha spinto molti all’aria aperta in montagna e l’ormai prossimo arrivo della squadra partenopea.
Sul piano artistico, molto è stato rimaneggiato o addirittura ricostruito, in seguito ai diversi terremoti che si sono succeduti nel tempo e all’esperienza disastrosa della seconda guerra mondiale.
Suggestiva resta ancora la parte alta e antica del paese, dove, al tramonto, amo inerpicarmi lungo le pendenti stradine. Qui, da vedere c’è il Duomo, la Basilica di Santa Maria Assunta, che svetta in mezzo alle montagne ed è ben visibile dal basso. È la chiesa principale, di origini medioevali, riedificata in forme barocche tra il 1695 e il 1725. Conserva l’originaria pianta basilicale semi ottagonale con tre navate, con due ordini di archi e la maestosa facciata di pietra con due campanili gemelli laterali. Molto bello l’antico loggiato quattrocentesco. All’interno custodisce tele di Francesco De Mura e Domenico Vaccaro, celebri rappresentanti della pittura napoletana del ‘700. Gli occhi da lassù dominano il paese e le montagne circostanti.

Percorrendo il vecchio rione, la cosiddetta Civita, si raggiunge Piazza Castello e poco distante la rocca e l’oppidum di epoca sannitica.
Castel di Sangro ha dato i natali al pittore Teofilo Patini (1840-1906), uno dei capisaldi del nuovo realismo italiano, cui è dedicato anche un museo sito nel palazzo rinascimentale della famiglia De Petra.
Molte sue opere, come documenti di chiara denuncia e provocazione sociale, sono dedicate alla vita pastorale di Castel di Sangro, con un’attenzione verso le condizioni di indigenza delle classi più povere.

Tra i dipinti esposti si trova il celebre Bestie da soma (1886), trasferito a Castel di Sangro dopo il terremoto dell’Aquila del 2009; una delle tre opere della nota “trilogia”, insieme a Vanga e latte (1884, Roma, Ministero dell’Agricoltura) e L’erede (1880, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna).
Sull’esempio di Courbet, Daumier e Millet, di Fattori e dei Macchiaioli fiorentini, dopo essersi certamente soffermato sulla cruda realtà della grande arte di Caravaggio e dei suoi seguaci, la pittura di Teofilo Patini è ossessivamente realistica, anche nelle sue più impietose declinazioni.
Gustosi i piatti. Oltre alle carni, ottime per qualità, quantità e sapore, ai formaggi e agli squisiti taglieri, da provare sono soprattutto i primi, con pasta fatta in casa.


Fettuccine con porcini e tartufi sono i miei preferiti ma buoni anche i ravioli con zucca e salsiccia e i caratteristici cazzarielli con fagioli, facili facili da rifare a casa.
Provateci nelle sere fredde d’inverno, vi allego la mia ricetta.

Dopo aver preparato un soffritto con olio, pomodorini, aglio, prezzemolo, peperoncino e pancetta, si uniscono i fagioli già lessati. Intanto si fanno bollire in acqua i cazzarielli e, dopo averli colati ancora duri, s’immergono nel composto fino a cottura definitiva. Io li rimescolo per pochi minuti perché li preferisco particolarmente callosi.
Buon appetito…
