
Il museo degli Uffizi fa ancora parlare di sé. Questa volta per una donazione importante, che andrà ad arricchire la sua già immensa collezione. Si tratta dell’intera raccolta di opere d’arte di Carlo del Bravo (1935 – 2017), professore di storia dell’arte all’Università di Firenze e studioso di fama internazionale, che accoglie ben 455 opere, tra cui dipinti, sculture e disegni dal XVI al XXI secolo.
A tre anni dalla morte, il prof. Lorenzo Gnocchi, suo allievo ed erede universale, ha donato le opere all’istituzione fiorentina. È una raccolta straordinaria e già il solo “San Giovannino” di Rosso Fiorentino, l’ultimo quadro del grande pittore manierista finora in mani private, è un’immensità, valutata nell’ordine di milioni di euro; come sottolineato dal direttore Eike Schmidt, che ha già annunciato di inserirlo nel nuovo allestimento della pittura del primo ‘500 in corso di lavorazione nella Galleria.
È la più grossa donazione dal dopoguerra al oggi, dopo quella dei Contini Bonacossi.
Si è così realizzata la precisa volontà di un collezionista illuminato: consegnare i propri tesori più preziosi, personali ed intimi al popolo italiano. Uno smisurato esempio di amore per l’arte e di grande moralità per tutti.