“Art changes people’s minds and people change the world”.
Il modo migliore per cominciare una riflessione su questa straordinaria artista è partire dalle sue parole.
Si chiama Shamsia Hassani, è la prima donna street artist dell’Afghanistan e immagina di cambiare il mondo attraverso l’arte.

In massimo quindici minuti per non rischiare troppo, col volto coperto dal chador tradizionale e la mascherina sulla bocca come in tutto il mondo in tempi di pandemia, disegna sui muri delle strade di Kabul il suo sogno di pace e d’indipendenza, a colpi di bomboletta spray.

In un clima di perenne guerriglia, che si protrae da lunghi anni, Shamsia ha deciso di portare l’arte nella vita di coloro che non ne hanno accesso. Il problema nel suo paese non è la street art ma il suo essere donna perché tutto sarebbe più semplice se lei fosse un uomo.
I suoi ariosi e colorati graffiti, tra il cartoon e la fiaba spesso in compagnia di strumenti musicali, per molti sono un peccato!

Le sue opere, le cui protagoniste sono donne, richiamano temi d’attualità sociali o politici.
Con una declinazione fortemente poetica, rappresentano volti senza bocca e con gli occhi chiusi, a voler urlare a bassa voce la loro sudditanza in un mondo ancora palesemente appannaggio dei soli uomini. E fanno volare, come gli aquiloni.

La street art rappresenta per lei e per le donne del suo popolo l’ancora di salvezza perché i muri sui quali si esprime sono visibili gratuitamente da tutti, in modo diretto ed immediato, senza veli né filtri.
Espone anche in India, Iran, Germania, Italia e Svizzera. Nel 2009 è stata selezionata come una delle Top10 per l’Afghan Contemporary Art Prize, che è il premio di arte contemporanea afghano. Nel 2014 è finalista per il premio Artraker, con il suo progetto La magia dell’arte è la magia della vita, ed è anche stata nominata tra i 100 membri dei Global Thinkers.
È docente di scultura presso la Facoltà di Belle Arti di Kabul ed è una delle fondatrici di Berang Arts Organization, per promuovere la cultura e l’arte in Afghanistan.

C’è un che di grandioso e di sorprendente nelle idee di questa coraggiosa artista, che mettono a nudo l’incertezza femminile dei nostri giorni, tra verità, sogno e poesia, attraverso la forza dell’arte. Un modo nobile e popolare per sottolineare il ruolo insostituibile, maestoso e fragile di ogni donna, portatrice di pace e di bellezza over the world.