Consigliatissima è una visita ad Alberobello, la patria dei Trulli.
Questa particolarissima forma di casa, costruita con mattoni e lastre di pietra grezza senza l’aggiunta di malta, deve la nascita alla volontà dei conti di Conversano (proprietari di quel terreno un tempo chiamato “la Silva Alborelli”), che con questo escamotage affidato ad alcune famiglie di contadini nel XVII sec. risparmiarono le tasse da versare al viceré di Napoli sulle nuove costruzioni. In pratica, si riservarono in questo modo la possibilità di poter velocemente demolire tutto in caso di ispezioni governative!
Passeggiando un po’, spingendosi oltre le prime salitine che si incontrano, vi consiglio di raggiungere i rioni Monti e dell’Aia Piccola, in un’atmosfera fiabesca ed autentica che vi farà catapultare nel passato. Un borgo medievale, nel quale troverete circa quattrocento trulli ingegnosi (da cui si sente uscire aria fresca, senza l’uso di condizionatori) che paiono tutti uguali e invece non lo sono. Svariati sono, infatti, i simboli realizzati sui tetti: croci, soli, cuori, segni zodiacali; proprio a volerne sottolineare le rispettive unicità.
I Trulli di Alberobello sono stati dichiarati Patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO nel dicembre 1996 e vengono ancora studiati come interessante esempio ante-litteram di unità costruttiva modulare e bioedilizia passiva.
Per approfondire:
https://www.alberobello.com/it