Chiamato dagli antichi Romani Amphitheatrum Flavium, è il più famoso e imponente monumento della Roma antica, destinato ad ospitare leggendari spettacoli.
Il nome Colosseo, con cui risulta più diffusamente conosciuto, deriva certamente dalle grandi dimensioni ma, soprattutto, dalla vecchia presenza nelle vicinanze di una colossale statua di Nerone.
Il più grande anfiteatro del mondo è di forma ellittica (per fare entrare più spettatori), con una circonferenza di 527 metri e una possibilità di capienza fino a 70.000 posti.
La cavea iniziava quattro metri sopra l’arena. Dapprima c’era il podium, piattaforma protetta da una balaustra e occupata dai sedili marmorei destinati ai personaggi importanti. Poi seguivano tre gradinate; i posti venivano generalmente assegnati in base al rango sociale.
Per la prima volta nella storia dell’architettura lo stesso edificio riuniva il sistema ad arco e quello ad architrave. Erano, inoltre, utilizzati insieme, sempre per la prima volta, i tre ordini architettonici: il tuscanico alla base, lo ionico al primo piano ed il corinzio al secondo.
Aveva quattro piani e i primi tre presentavano ottanta enormi arcate che contenevano gigantesche statue.
Al quarto piano vi erano inseriti 240 pali di legno che sorreggevano il grande velario a spicchi, per riparare gli spettatori dal sole.
L’accesso alle gradinate avveniva attraverso un efficace sistema di scale e gallerie, che consentivano al pubblico di scorrere senza troppi assembramenti. La pendenza delle gradinate era di 37 gradi, permettendo un’ottima visuale da tutti i settori.
Fu inaugurato nell’80 d. C. da Tito, figlio di Vespasiano e i giochi organizzati per quell’occasione durarono ben cento giorni con duelli tra gladiatori, corse, combattimenti tra uomini e animali inferociti.
Le venationes, che si svolgevano al mattino e prevedevano combattimenti tra animali selvatici, guerrieri armati ed anche condannati a morte, erano amatissime, diventando plateali occasioni di esecuzioni pubbliche.
A lungo utilizzato come fonte di materiale edilizio, i suoi blocchi di travertino furono sistematicamente asportati nel XV e XVI secolo per nuove costruzioni. Devastato dai terremoti, fu ulteriormente saccheggiato nel XVII secolo per la costruzione di Palazzo Barberini e il secolo dopo per il porto di Ripetta.
Nel corso del Giubileo del 1675 assunse il carattere di luogo sacro in memoria dei molti martiri cristiani qui condannati al supplizio. Nel 1744 papa Benedetto XIV decise di realizzarvi le quattordici edicole della Via Crucis; nel 1749 fu dichiarato chiesa consacrata a Cristo e ai martiri cristiani.
Nel 1990, insieme a tutto il Centro storico di Roma, le Zone extraterritoriali del Vaticano in Italia e la Basilica di San Paolo fuori le mura, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità dall’UNESCO, mentre dal luglio del 2007 è presente fra le Nuove sette meraviglie del mondo. Celebrato dal cinema con capolavori indimenticabili, è il monumento d’Italia più visitato.
Il Colosseo è, solitamente, aperto al pubblico tutti i giorni, tranne il 25 dicembre e il 1 gennaio, con un orario che va dalle 9 di mattina al pomeriggio-sera (le 17 d’inverno, le 19:30 d’estate). D’estate è possibile visitarlo anche di notte.
Dal 6 novembre al 15 gennaio 2021, per l’emergenza sanitaria, il Parco archeologico del Colosseo è chiuso al pubblico, ma è possibile continuare l’esperienza di visita tra Colosseo, Palatino, Foro Romano e Domus Aurea esplorando da casa il ‘Quinto sito’ con le risorse online.
Siamo passati davanti al Colosseo che già annottava. Quando si son vedute tante cose sembra di nuovo piccolo, eppure è così grande che l’anima non ne può contenere l’immagine. Si ricorda più piccolo, si torna indietro a guardarlo e si trova più grande della prima volta...
Johann Wolfgang Goethe